Dopo mesi di attesa, la tanto annunciata Arduino Due è finalmente disponibile 🙂
Non ho ancora avuto modo di averla tra le mani, ma prendendo spunto qua e la ed in particolare dal sito ufficiale, volevo con questo articolo evidenziare le principali novità di questa sistema rispetto al suo predecessore Arduino UNO.
Beh, che dire!
Sulla carta effettivamente le novità sono tante e tutte partono dal nuovo microcontrollore Atmel SAM3X8E con CPU Cortex M3 e architettura ARM a 32bit che va a sostituire il vecchio AVR a 8bit:
1 – velocità di clock di 84Mhz (rispetto ai 16Mhz della versione precedente)
2 – 96Kb di RAM (contro i 2Kb di Arduino UNO)
3 – 512Kb di Flash (la UNO ne aveva 32Kb)
4 – PWM e ingressi analogici a 12bit (contro gli 8 precedenti)
5 – Uscite DAC – Novità assoluta per Arduino
6 – Maggior numero di PIN
7 – Host USB
Tutto questo significa una velocità di elaborazione estremamente maggiore, una precisione decisamente migliorata e nuove possibilità grazie al DAC e all’host USB.
Le performance sono legate soprattutto alla velocità di clock unita ai 32bit (oltre che ovviamente alla maggiore quantità di RAM).
Con 32bit siamo in grado di eseguire un’operazione di 4byte (8 x 4 = 32) con una singola CPU clock. Questo significa in maniera empirica, che Arduino DUE potrebbe eseguire le operazioni circa 20 volte più veloce rispetto ad Arduino UNO.
La maggior precisione risiede nel fatto che avendo gli ingressi analogici e le uscite PWM a 12bit, abbiamo una risoluzione moltiplicate per 16, cioè abbiamo 4096 livelli di conversione analogico-digitale e viceversa rispetto ai 256 della versione precedente. Questo permette una densità maggiore di dati in ingresso e un maggiore controllo sui PWM in uscita.
Le nuove funzionalità riguardano invece soprattutto i pin DAC (uscite realmente analogiche, cioè lineari da 0 a 3,3V) che permettono ad esempio di eseguire un file Mp3 e sentirlo sulle casse collegate a queste uscite.
Uniche note negative a mio avviso (bisogna essere proprio pignoli però!!!), sono la mancanza di una porta ethernet – oggi indispensabile in qualuque applicazione, e il fatto che la logica TTL è a 3,3V e non compatibile con i 5V, pena la frittura del pin o del microcontrollore stesso. Questo porta ad una incompleta compatibilità con le shield esistenti o con hardware di terze parti.
Per quanto riguarda i consumi teoricamente dovrebbero essere simili all’Arduino Mega anche se non ho trovato nulla di preciso al riguardo.
La programmazione invece avviene sempre tramite il nostro Arduino IDE, aggiornato alla versione 1.5 per l’occasione, che contiene le librerie aggiuntive per la gestione delle nuove capacità della board. La modalità di programmazione è molto simile alla vecchie procedura.
Ovviamente abbiamo parlato in questo articolo di una versione uscita da pochissimi giorni e ancora in fase di testing. Il tempo ci dirà se questa scheda andrà completamente a sostituire le vecchie Arduino, o se ci sarà un mercato parallelo che si modulerà a seconda dell’applicazione finale. Certamente i progressi fatti, portano un’ulteriore innovazione in questo campo, tali da far pensare che ormai il prodotto Arduino possa sconfinare ulteriormente dal mondo degli “smanettoni casalinghi” a quello dell’elettronica professionale.
Certamente un prodotto come Arduino DUE, in termini di prestazioni e precisione è un prodotto che ben si presta per applicazioni che vanno oltre lo svago domestico, ad un prezzo estremamente competivo (dimenticavo: prezzo ufficiale Arduino Store: 39 Euro).
Dall’altro lato, questa piattaforma, permetterà con più difficoltà (o non permetterà del tutto) la creazioni di progetti embedded simili a quelli realizzabili con Attiny85 a Atmega328 standalone, ma si potrà ovviamente continuare a utilizzare i vecchi AVR: come dicevo prima a secondo dell’applicazione finale, si troverà la soluzione più adatta.
Chi vivrà , vedrà … Ci vediamo al prossimo post!