Nel post precedente abbiamo visto un semplice LED driver basato sull’integrato LM317, ma come spiegato uno dei difetti di quel circuito è il dropout elevato.
Vediamo quindi oggi uno schema basato su un singolo transistor (nel nostro caso un BC337, ma qualsiasi NPN va bene purchè se ne conoscano i valori in gioco), che ha un dropout di circa 1,25V.
Il circuito è il seguente:
Ovviamente si può inserire anche solo un LED. Ne ho messi tre in serie a titolo d’esempio, poichè siamo in grado di pilotare 3 LED da 1w con un efficienza abbastanza elevata. Nell’esempio in figura, abbiamo una potenza dissipata dai LED di circa 3W, mentre l’intero circuito consuma circa 4W.
Ma vediamo il principio di funzionamento:
I LEDR è un LED standard e serve come voltaggio di riferimento per il transistor. Il dropout del led rosso è di circa 1,8v, quindi sul collettore del transistor avremo all’incirca 950mV. Applicando sempre la legge di Ohm 0,950/2,8=339, quindi con R2 a 2,8V si ha un passaggio di corrente di 339mA, che scorrerrà anche attraverso l’emettitore di Q1. In questo modo avremo un corrente costante indipendentemente dal voltaggio di ingresso. Questo è vero finchè il voltaggio, sarà sufficiente a mantenere 1,8V sul LEDR, ovvero 1,2V sull’emettitore di Q1. Insomma in parole povere dobbiamo prevedere che il voltaggio in ingresso sia di almeno 1,2V superiore al dropout dei led che si va a pilotare. I led bianchi da 1W per esempio hanno un voltaggio massimo dichiarato di 3,6V, percui 3,6×3=10,8V. 10,8+1,2=12V. In questo caso siamo perfetti. Consiglio sempre un voltaggio di circa 1,5V in più per sicurezza.
Se il carico da pilotare è maggiore di 500-600mA, è possibile diminuire il valore di R1 fino a 470Ω.
Se volessimo superare invece i 750mA, dovremmo sostituire il transistor con un darlington tipo il BD677A che può erogare fino a 4A di corrente!!!
Potete sperimentare il circuito variandone i valori, utlizzando il simulatore gratuito online a questo link.
Ovviamente anche questo circuito è “PWM capable”. Possiamo quindi alimentare il tutto tramite un circuito PWM, oppure utlizzare il seguente schema per utilizzare ad esempio un’uscita PWM di Arduino:
In questo caso dovremo diminuire leggermente la resistenza R2 a causa del fatto che il voltaggio con cui pilotiamo l’ingresso di Q1 non è 12V ma 5V.
L’importante come sempre è sperimentare, sperimentare, sperimentare!!!